Penombre
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Penombre
Me ne sto chiusa nel cuore,
come antico, ombroso palazzo.
Le sue stanze, il silenzio.
E broccati alle pareti,
sete e stucchi…
e austeri messaggeri di pietra.
I miei passi, unico suono
unico moto.
Niente, dal fuori.
Solo un lieve ondeggiare
di pizzi bianchi.
Straniero il mio spazio al riverberare accecante,
al rumore, alle voci.
Nessuna presenza viva lo anima.
Alle pareti il sorriso impercettibile
di antichi volti immoti,
i miei occhi nei loro.
Non solleverò nella mano il leggero pizzo,
la trina vaporosa, confine col mondo.
Resterà quel filtro delicato.
Dolce, s’insinuerà
un lieve profumo di gelsomino,
a tentarmi.
come antico, ombroso palazzo.
Le sue stanze, il silenzio.
E broccati alle pareti,
sete e stucchi…
e austeri messaggeri di pietra.
I miei passi, unico suono
unico moto.
Niente, dal fuori.
Solo un lieve ondeggiare
di pizzi bianchi.
Straniero il mio spazio al riverberare accecante,
al rumore, alle voci.
Nessuna presenza viva lo anima.
Alle pareti il sorriso impercettibile
di antichi volti immoti,
i miei occhi nei loro.
Non solleverò nella mano il leggero pizzo,
la trina vaporosa, confine col mondo.
Resterà quel filtro delicato.
Dolce, s’insinuerà
un lieve profumo di gelsomino,
a tentarmi.
lucia- Numero di messaggi : 13
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Localizzazione : roma
Data d'iscrizione : 24.04.08
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